Organo liturgico: tautologia o necessaria esplicazione? Gentili
lettori, cosa
vuol dire oggi "organo liturgico"? Se
provate a cercare questa definizione in internet, credo che subito
vi si presenterà una serie di immagini di organi elettronici,
non di veri organi: ciò la dice lunga sul fraintendimento che c'è
riguardo l'attributo "liturgico" dato ad un organo,
ovvero nell'opinione comune, a quanto pare, l'organo liturgico è oggi l'organo
elettronico! Non
voglio qui entrare nella vexata quæstio della legittimità di
questi surrogati dell'organo a canne (la Chiesa non proibisce a priori
l'uso di qualsivoglia strumento musicale nel culto divino e rimane il fatto che gli organi elettronici sono piuttosto diffusi nelle chiese). La domanda, invece, potrebbe essere: quali caratteristiche dovrebbe avere oggi un organo per
essere definito "liturgico"? Ovvero, ci sono forse
registri d'organo che oggi possano ritenersi talmente 'profani'
il cui utilizzo susciterebbe scandalo nei fedeli che assistono
ai sacri riti? Sfido chiunque a dimostrarlo! Specificando
ulteriormente potremmo chiederci: un organo moderno (a trasmissione
meccanica o elettrica) a due tastiere di 61 tasti e pedaliera di 32 note, è,
o no, più "liturgico" di un positivo settecentesco con tastiera di 45
tasti scavezza e pedaliera pure scavezza di otto tasti?! Le
risposte stanno unicamente in questo: mettete un bravo organista (non necessariamente diplomato,
basta che sia sveglio!) prima sul moderno e poi sull'antico
(succede che in certe chiese ve ne siano di entrambi i tipi): sarà
lui a dimostrarvi la perfetta liturgicità dell'antico come del
nuovo, in quanto con la sua perizia è in grado di sopperire alle
attuali esigenze liturgiche su entrambi gli strumenti! E il medesimo bravo organista vi dimostrerà pure che non è vero - come spesso si crede - che un organo a trasmissione elettrica con consolle vicino al presbiterio o all'assemblea è più "liturgico" di un organo a trasmissione meccanica con consolle in cantoria![*]
Dunque, rispondendo alla domanda posta nel titolo di questo breve scritto: è inutile specificazione definire "liturgico" un organo che si trova in una chiesa, piuttosto è l'organista, con la
sua perizia nell'utilizzo dello strumento, che è in grado di far diventare "liturgico" (ovvero in perfetta simbiosi col rito che si celebra) qualsiasi organo... alla fine
anche un elettronico della più bassa lega!! [Autore: Paolo
Bottini, 18 agosto 2012] [La fotografia in cima raffigura l'organo edificato nel 1865 dai F.lli Lingiardi di Pavia per la chiesa parrocchiale dello Spirito Santo in Croce S. Spirito di Castelvetro Piacentino: anche uno strumento di quest'epoca, che ha mantenuto le sue caratteristiche originali, ancora oggi è, e rimane, a tutti gli effetti "liturgico" allorquando un bravo organista siede alla sua consolle essendo in grado di sfruttarne le multiformi potenzialità foniche ad umile servizio del culto divino!]
ovvero
Liturgico un'organo?! Semmai un organista!
[*] Per approfondire l'argomento della supposta migliore 'liturgicità' dell'organo elettrico piuttosto che meccanico, vedasi la pagina internet che s'apre cliccando QUI