DEBUSSY à l'ORGUE
Brani contenuti nel C.D. di Paolo Bottini
...aux allures doucement
effacées...
â Debussy
Ă lâorgue
Deux Arabesques
(1890-1891):
1 â PremiĂšre Arabesque â 4â10
2 â DeuxiĂšme Arabesque â 4â13
Childrenâs Corner (1906-08):
3 â Doctor
Gradus ad Parnassum
â 2â41
4 â Jimboâs
Lullaby
â 4â25
5
â Serenade
for the Doll
â 2â56
6
â The
snow is dancing
â 2â51
7
â The
little Shepherd
â 2â31
8
â Golliwoggâs
cake walk
â 3â41
da
Préludes
/ Premier livre (1909-10):
9
â La
fille aux cheveaux de lin
â 3â12
10
â La
cathédrale engloutie
â 6â22
11 â Andante dal Quartetto per archi (1892-93; vers.
org. di A. Guilmant) â 7â24
12
â Preludio
de Lâenfant
prodigue (1884;
vers. org. di L. Roques)
â 3â14
13
â Preludio
de La
Damoiselle elue (1887-88;
vers. org. di G. Choisnel)
â 4â56
Petite suite (1888-89, originale per pianoforte a
quattro mani)
14
â En
bateau
â 4â04
8
â CortĂšge
16
â Menuet
â 3â15
17
â Ballet
â 4â09
Tranne ove specificato, gli adattamenti organistici sono
a cura di Paolo Bottini. RECENSIONI François Sabatier su L'Orgue 2015 - I, n. 309, p. 73 - Come si sa, Claude Debussy non ha lasciato nessuna composizione per organo. [Per questo] già alcuni suoi contemporanei quali Alexandre Guilmant, Léon Roques e Gaston Choisnel si cimentarono a trascrivere per organo alcuni pezzi per pianoforte di Debussy, contenuti in questo c.d. [...]; per il resto, si potranno ascoltare trascrizioni originali dello stesso interprete, l'organista e musicologo Paolo Bottini, aduso all'arte francese (è stato supplente nella chiesa parigina della Trinité nel biennio 2012/13), attualmente titolare dell'organo "Lingiardi" (1865) di Croce Santo Spirito [presso Cremona], autore di diversi dischi, dei quali uno interamente dedicato a Giuseppe Verdi. Lo strumento scelto è un "Anneessens-Ruyssers" del 1908 munito di ventotto registri distribuiti su due tastiere e pedaliera ove dominano i fondi (più del 70 per cento di registri in 8 piedi), in particolare flauti, bordoni e gambe suonano con charme e ben si addicono al carrattere "impressionista" di questa produzione [...]. Interpretate molto bene da Paolo Bottini, queste composizioni suonano finemente, in particolare i due Arabesques, diversi pezzi di Children's corner, così come La Fille aux cheveux de lin o le due parti centrali della Petite Suite. Chiaramente la staticità del suono dell'organo non può rivaleggiare con le possibilità dinamiche e le sfumature possibili sul pianoforte [...], tuttavia esplorare questa strada riserva a volte seducenti sorprese. Jérôme Angouillant su Diapason, settembre 2015, pag. 124 - [...] I pezzi della raccolta Children's corner ben rievocano un certo clima kitsch anglosassone, come voluto dal compositore, in particolare nel sapido Golliwogg's cake walk. [...] Nonostante nel complesso, pur guadagnando il tessuto musicale in potenza e armonici, le nuances del tocco pianistico siano in parte sacrificate (un leone non può farsi pantera!), timbri e colori ne risultano magnificati dalle possibilità foniche dell'organo della chiesa di S. Gioacchino ai Prati in Roma, opera del costruttore belga Anneessens-Ruyssers. In particolare, è alla sensibilità di Paolo Bottini che si devono l'eleganza, la perfetta leggibilità e i luminosi colori della Petite Suite (concepita nel 1889 per pianoforte a quattro mani) e dei due arrangiamenti dei preludi de L'enfant prodigue e de La demoiselle élue. Bottini sa sfruttare la ricca paletta dello strumento, fatto nel 1908 secondo l'estetica neoclassica e ispirato alle sonorità di un Cavaillé-Coll, scegliendo oculatamente i registri in funzione del clima di ciascun pezzo; il suo tocco non risulta inconsistente e nemmeno appesantito (negatività, queste, che risulterebbero qui fatali), riesce a coniugare, al contrario, scioltezza e delicatezza. [...] Graeme Kay sul bimestrale Choir & Organ vol. 23 n. 2 (mar./apr. 2015) - Si tratta di un lavoro d'amore per l'organista e compositore Paolo Bottini, il quale realizza i suoi arrangiamenti di ben note musiche composte da Debussy nel periodo giovanile e della prima maturità, utilizzando per la registrazione l'organo "Anneessens-Ruyssers" (1908; III/28) della chiesa di S. Gioacchino ai Prati di Castello in Roma. Se siete radicalmente convinti che sia impossibile traslare all'organo la caratteristica risonanza delle corde del pianoforte, andrete subito ad ascoltare - come me - La cathĂ©drale engloutie e non sarete smentiti. Ma non tutto nella musica per pianoforte di Debussy deve essere suonato col pedale di risonanza permanentemente pigiato: sia l'ascoltatore che l'esecutore devono compensare le limitazioni delle articolazioni dell'organo contro le effettive potenzialità orchestrali dello strumento a canne. Il programma di Bottini, oltre ai suoi personali arrangiamenti di Deux Arabesques (guadagnandosi, qui, il pollice in su alla Vierne), Chilrend's Corner e Petite Suite (originale per piano a 4 mani), comprende anche trascrizioni originali d'epoca di Guilmant (Andantino del Quartetto per archi), di LĂ©on Roques (Preludio de L'enfant prodigue), Gaston Choisnel (Preludio de La damoiselle élue). Nella Petite Suite, in particolare, sono azzeccati Cortège e Ballet, invece l'organo fatica a rendere il movimento dondolante della barca e lo sciabordio dell'acqua in En bateau. Insomma, l'idioma francese fatica a riconoscere "le uova del curato", quindi in questo disco intrigante e sicuramente impegnato, "il ya du bon et du mauvais"... Federico Borsari su "La Pagina dell'Organo" Graziano Fronzuto su "Liber Exit" Jacques
Dhaussy sul bimestrale
âUna Voceâ n. 300 (Parigi, gen.-feb. 2015): Lâ8
settembre del 2013 abbiamo avuto modo di ascoltare in concerto a
Parigi lâorganista italiano Paolo Bottini in occasione di un suo
récital
interamente dedicato a Giuseppe Verdi nella chiesa di Saint-Augustin.
Bottini, titolare di un bellâorgano
âLingiardiâ nei pressi di Cremona, viene spesso in Francia e
padroneggia con agio la nostra lingua. La Francia Ăš un poâ la sua
seconda patria. Ora egli ci offre una nuova prova della sua arte con
questa raccolta di trascrizioni di opere di Claude Debussy per piano
o orchestra. Ă risaputo che Debussy mai scrisse musica per organo,
ma la sua musica, trasferita sulla cantoria, ci pare non sarebbe del
tutto sconveniente allâinterno dei sacri riti, perchĂ© invita alla
preghiera e al raccoglimento... se non fosse che certi pezzi,
universalmente noti, mantengono comunque una certa qual tinta
profana.
Aux allures doucement effacées
Musiche pianistiche e orchestrali in versione per organo solo
trascritte ed interpretate da Paolo Bottini
all'organo "Annessens" (1908) della chiesa di S. Gioacchino ai Prati in Roma
Un c.d. "Elegia Records" (nov. 2014)
(assieme ad altre mie trascrizioni da musiche di Ravel, Massenet, Satie, Saint-Saëns) a:
Cuorgnè (TO)
3 luglio 2015
chiesa parrocchiale di S. Dalmazzo
nell'ambito della rassegna Organalia
Woluwe-Saint-Pierre (Bruxelles)
19 luglio 2015
chiesa Notre-Dame des Grâces au Chant d'Oiseau
organo "Kleuker" (1981)
Parigi
15 ottobre 2015
chiesa della Trinité
Parigi
18 ottobre 2015
chiesa St. Augustin
Magadino (Svizzera)
estate 2016
nell'ambito del Festival Organistico Internazionale
Parigi
29 luglio 2017
Notre-Dame nell'ambito dei tradizionali concerti del sabato
Vacallo (Ticino, Svizzera)
5 maggio 2018
nell'ambito della rassegna "I concerti di Vacallo"
Roma
9 settembre 2018
Chiesa parrocchiale di S. Gioacchino ai Prati di Castello
all'organo utilizzato per la medesima pubblicazione discografica
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Paolo Bottini davanti alla tomba di Debussy nel cimitero parigino di Passy il 24 luglio 2012 (foto di Elena Bugini)
Per richiedere una copia del c.d. (costo: euro 15,00 comprese spese postali) e/o l'esecuzione di questo programma in concerto, scrivere una lettera elettronica a postaCHIOCCIOLApaolobottini.it